Cyprus at a Glance_IT
Commercio internazionale e settore marittimo La posizione strategica di Cipro, l’ambiente fiscale favorevole, la forza lavoro qualificata, l’eccellente rete di telecomunicazioni, un’infrastruttura bancaria e un sistema legale moderno, rendono il paese un ponte ideale per l’interscambio tra l’Unione Europea e il Medio Oriente. L’ambiente imprenditoriale favorevole di Cipro e le facilitazioni fornite sono comparabili con i migliori centri del mondo. L’isola è considerata un punto di incontro di affari internazionali di primo ordine, nel novero dei circa 50 paesi del mondo che offrono simili facilitazioni. Gli investitori stranieri possono iscrivere la loro società direttamente al registro competente e ottenere la relativa licenza, qualora fosse richiesta, dall’autorità competente. Cipro è diventata anche uno tra i più importanti centri per il trasporto marittimo. Nel suo registro navale è iscritta una delle maggiori flotte commerciali del mondo con 1.857 (2013) navi. Inoltre, è un centro importante di società armatoriali, con più di 60 società navali che operano dall’isola. Alcune di queste società sono tra le maggiori del mondo. Servizi Il settore terziario (dei servizi) si stima che abbia costituito l’81% del GVA (Valore Aggiunto Lordo) nel 2013. Il settore dei servizi offre agli imprenditori un vasto complesso di servizi integrati che comprende servizi contabili, bancari e legali, tecnologia dell’informazione, consulenze d’impresa, pianificazione, ingegneria, trasporti marittimi e marketing, assistenza sanitaria e qualificazione professionale. Tutto ciò, in aggiunta con i competitivi tassi d’imposta e la professionalità dei fornitori di servizi ciprioti, ha trasformato l’isola in un autorevole e affidabile centro per gli affari. Il turismo, in particolare il settore alberghiero e quello della ristorazione, svolge un ruolo importante nello sviluppo dell’economia. Nell’anno 2013 più di 2,4 milioni di turisti hanno visitato Cipro. Provenivano principalmente dal Regno Unito (37,1%), dalla Russia (25,3%), dai paesi scandinavi (10,1%), dalla Germania (4,1%) e dalla Grecia (4,4%). 26
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