Cyprus at a Glance_IT

ciò, il governo di Cipro è rimasto fortemente impegnato a sostenere la missione di buoni uffici del Segretario Generale in favore di un processo di pace che favorisca una soluzione globale. Perciò ha cercato di dare nuovo slancio al processo di pace per raggiungere una soluzione condivisa che soddisfi le legittime preoccupazioni di tutto il popolo di Cipro. In questo ambito, l’8 luglio 2006 il Presidente di Cipro Tassos Papadopoulos e il leader della comunità turco- cipriota hanno sottoscritto un accordo riguardante un “Insieme di Principi” per la risoluzione della questione di Cipro. I due hanno riconfermato l’impegno delle due comunità di riunificate Cipro sulla base di una federazione bi zonale e bi comunitaria e si sono accordati sulle procedure atte a preparare il terreno per negoziati complessivi al fine di ottenere questo obiettivo. Malgrado gli ostacoli causati dal rifiuto turco di rispettare tale accordo, il Presidente Demetris Christofias, subito dopo la sua elezione nel febbraio 2008, si impegnò per riattivare il processo di pace sotto l’egida delle Nazioni Unite attraverso negoziati diretti tra i leader delle due comunità. Questo processo però si è interrotto nella primavera del 2012, quando la parte turca si è rifiutata di cooperare per la proseguire i colloqui in modo da risolvere le questioni rimaste in sospeso. Subito dopo la sua elezione, il Presidente Nikos Anastasiades ha intrapreso iniziative per dare nuovo impulso a un nuovo giro di negoziati, presentando un insieme di proposte per restaurare la fiducia reciproca tra le due comunità. Tra le altre vi era compresa anche la proposta il ritorno di Famagosta ai legittimi abitanti sotto l’egida dell’ONU, in accordo con la risoluzione 550 del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite (1984). I colloqui sono iniziati con la nomina di un negoziatore greco- cipriota e turco- cipriota, avendo il Presidente della Repubblica e il leader turco- cipriota concordato il 18 febbraio 2014 su una Dichiarazione Comune che chiariva le linee guida fondamentali e i principi dell’ambito di una soluzione concordata nonchè la metodologia del processo negoziale. Magrado ciò, i colloqui sono stati sospesi in seguito alle azioni provocatorie di Ankara all’interno della Zona Economica di Cipro. Si spera che quando il processo di pace ripartirà, la parte turca risponda positivamente all’approccio positivo, costruttivo e lungimirante della parte greco- cipriota, in modo da raggiungere l’obiettivo della riunificazione dell’isola. Intervenendo all’Assemblea Generale dell’ONU il 26 settembre 2014 il Presidente della Repubblica Nikos Anastasiades ha dichiarato: “Cipro e i suoi cittadini si meritano molto di più di un paese diviso. Quaranta anni sono troppi per tutti noi ed è arrivato oramai il tempo per tutte le parti coinvolte di comprendere che il compiacimento artificiale verso l’attuale stato delle cose non favorisce nessuno. Una soluzione favorirebbe tutti i ciprioti, la Turchia, la nostra regione e tutta la comunità internazionale”. 22

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