FAR RIVIVERE FAMAGOSTA

FAR RIVIVERE FAMAGOSTA un’occasione per ripristinare la fiducia tra le due comunità tra esperti greco-ciprioti e turco-ciprioti una road map, gradualmente applicata grazie agli sforzi congiunti delle due comunità, finalizzata alla ricostruzione della città. Un accordo su Famagosta non solo manderebbe un forte messaggio sulla determinazione delle due parti di trovare una soluzione complessiva della questione di Cipro, ma risolverebbe anche parte della disputa riguardante l’aspetto territoriale e quello delle proprietà. Uno sviluppo in questa direzione potrebbe provocare un effetto domino anche sugli altri aspetti della questione di Cipro. *Per il testo completo della Dichiarazione Congiunta, visitare : http://www.moi.gov.cy/moi/pio/pio.nsf/All/57229592CC124 622C2257C7D00273B91?OpenDocument La nuova iniziativa per risolvere la questione di Cipro, partita nel febbraio 2014, prevede l’attuazione di una serie di misure miranti a costruire la fi ducia reciproca, tra le quali, al primo posto vi sono quelle che riguardano la città di Famagosta. Nell’ambito di questo nuovo approccio, i leader delle due comunità di Cipro hanno sottoscritto l’11 febbraio 2014 una Dichiarazione Congiunta* che determina l’ambito del processo negoziale per una soluzione della questione di Cipro. L’area recintata di Famagosta - Archivio Fotografico PIO La proposta che riguarda Famagosta prevede in particolare il ritorno della città occupata dalla Turchia, ridotta ora a città fantasma, ai suoi legittimi abitanti, sotto l’egida delle Nazioni Unite e secondo la risoluzione N. 550 del Consiglio di Sicurezza dell’ONU. Questa misura di fiducia reci- proca è finalizzata a dimostrare alla popolazione delle due comunità che una soluzione è possibile, nonché a dare così una nuova dinamica al pro- cesso di pace. Si spera di far diminuire il grado di diffidenza tra le due comunità dando ai turco-ci- prioti la possibilità di usare il porto di Famagosta per transazioni commerciali dirette con l’estero, sotto la supervisione dell’Unione Europea. Un primo passo positivo potrebbe essere concordare