La Questione di Cipro

u Sentenza della Corte Europea dei Diritti dell'Uomo nel caso di "Dimopoulos contro la Turchia e 7 altri" 5 marzo 2010 La Corte Europea dei Diritti dell'Uomo (CEDU) ha emesso la sua decisione sul caso "Dimopoulos contro la Turchia e 7 altri", secondo cui la cosiddetta commissione sulle proprietà (IPC), istituita nelle zone di Cipro occupate dalla Turchia, costituisce un rimedio interno concreto. La decisione chiarisce che l'IPC costituisce un rimedio interno del governo della Turchia e non del regime illegale della Cipro occupata. Secondo la sentenza della Corte, i greco-ciprioti dovranno ricorrere all'IPC prima di ricorrere alla CEDU. Il Portavoce del governo ha dichiarato che la sentenza sarà rispettata, ma che si tratta di uno sviluppo negativo, sottolineando che la Corte non può rimandare i proprietari a delle procedure che sono essenzialmente il prodotto dell'illegalità, se vogliono ottenere la restituzione del loro diritto alla proprietà che è sotto occupazione militare da parte della Turchia. u Cipro contro Turchia (equo indennizzo), Ricorso n. 25781/94 Corte Europea dei Diritti dell'Uomo, 12 maggio 2014 Il Governo della Repubblica di Cipro ha accolto con favore la sentenza della Corte Europea dei Diritti dell'Uomo in merito alla richiesta di giusta soddisfazione dalla Repubblica di Cipro nei confronti della Turchia sulla base dell'articolo 41 della Convenzione Europea sui Diritti dell'Uomo. Rileva, in particolare, il riferimento della Corte al fatto che la Turchia non si è pienamente conformata alla decisione del 2001 del quarto appello interstatale della Repubblica di Cipro contro la Turchia e che tale conformità non è compatibile con l'autorizzazione, la partecipazione o la complicità nella vendita o nello sfruttamento illegale delle proprietà greco-cipriote nelle zone occupate. Il Governo della Repubblica di Cipro ha inoltre preso atto con particolare soddisfazione del riferimento al fatto che la decisione della Corte Europea dei Diritti dell’Uomo nel caso di Dimopoulos e di altri contro la Turchia non esonera quest'ultima dagli obblighi di concordanza alla sentenza della Corte sulla Quarta causa Interstatale. Ha accolto con favore la sentenza di risarcimento per i danni non pecuniari subiti dai parenti delle persone scomparse per un importo di 30 milioni di euro. Ha sottolineato che gli sforzi continueranno fino a quando non sarà completata l'indagine concreta per accertare la sorte di tutte le persone scomparse e non saranno consegnati i loro resti identificati. La Questione di Cipro| Una breve introduzione 47

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