u Il caso di Varnava e altri contro la Turchia, Corte Europea dei Diritti dell'Uomo, 10 gennaio 2008 Il 10 gennaio 2008, la Corte Europea dei Diritti dell'Uomo (CEDU) ha emesso la sentenza nel caso Varnava e altri contro la Turchia (Ricorsi n. 16064/90, 16065/90, 16066/90, 16068/90, 16069/90, 16070/90, 16071/90, 16072/90 e 16073/90) con la quale la Turchia è stata dichiarata colpevole di aver violato i diritti di nove dispersi greco-ciprioti e dei loro parenti. I nove erano militari, tranne Savvas Hadjipanteli, i cui resti sono stati identificati. Erano stati tutti visti vivi dopo essere stati presi dai soldati turchi a Cipro e poi trasferiti in Turchia come prigionieri di guerra. Il collegio di sette giudici della Terza Sezione della CEDU, con il dissenso dell’unico giudice turco, hanno ritenuto la Turchia colpevole di violazione degli articoli 2,3 e 5 della Convenzione Europea dei Diritti dell’Uomo. Nella sua decisione, la CEDU ha sottolineato che la Turchia è obbligata, in base ai trattati internazionali, a rispettare i feriti, i prigionieri di guerra ed i civili; in particolare, in base alla Convenzione Europea dei Diritti dell’Uomo, è obbligata a prendere misure ragionevoli per proteggere la vita di coloro che non sono, o non sono più, impegnati nelle ostilità. La sentenza respinge anche la tesi turca secondo cui le persone scomparse durante l'invasione turca del 1974, e tuttora disperse, dovrebbero essere considerate morte. Per quanto riguarda i parenti di coloro che sono scomparsi mentre erano sotto la custodia della Turchia, la CEDU osserva che segnala che “senza alcun dubbio hanno subito uno stato di sgomento e di incertezza estremamente doloroso e nemmeno il passare del tempo ha potuto lenire il loro dolore”. u Apostolides contro gli Orams (caso n. A2/2006/2114), Corte d'Appello britannica (Divisione Civile), 19 gennaio 2010 La Corte di Appello civile britannica ha stabilito che una sentenza di un Tribunale di Cipro, in relazione a rivendicazioni relative alle proprietà greco-cipriote nelle zone di Cipro occupate dalla Turchia, deve essere eseguita. La decisione è arrivata dopo un ricorso dei coniugi Orams alla Corte d'Appello civile britannica su una decisione di un Tribunale di Cipro che ordinava agli Orams di pagare un risarcimento ad Apostolides, di demolire la casa per le vacanze che avevano costruito sulla sua proprietà nel villaggio di Lapithos occupato dalla Turchia, di interrompere ogni forma di intervento e restituirla al legale proprietario. Meletis Apostolides aveva portato in tribunale la coppia Orams, rivendicando i suoi diritti di proprietà sulla sua proprietà nella zona occupata, dove gli Orams avevano costruito, illegalmente, una casa per le vacanze. La Questione di Cipro| Una breve introduzione 46
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