La Questione di Cipro

u Corte di Giustizia delle Comunità Europee - Causa C-439/92, 5 luglio 1994 La Corte ha sentenziato che solo i certificati di importazione e fitosanitari rilasciati dalle autorità competenti della Repubblica di Cipro possono essere accolti dagli Stati membri della Comunità Europea. La sentenza ha riconosciuto che l'unico Stato cipriota riconosciuto dalla Comunità Europea è la Repubblica di Cipro. I certificati fitosanitari e di importazione rilasciati dalle "autorità" turco-cipriote sono esclusi perché "un'entità come quella stabilita nella parte settentrionale di Cipro... non è riconosciuta né dalla Comunità né dagli Stati membri.” La Corte di giustizia ha esaminato la questione su richiesta dell'Alta Corte britannica a seguito di una causa intentata nel Regno Unito da esportatori ciprioti di agrumi e patate. L'Alta Corte chiedeva un'interpretazione delle disposizioni pertinenti dell'Accordo di associazione CECipro del 1972 e della Direttiva 77/93/CEE del Consiglio CE. L'Alta Corte britannica ha confermato la decisione della Corte di Giustizia nel novembre 1994. Questa importante decisione ha riconosciuto la sovranità della Repubblica di Cipro sull'intera isola per quanto riguarda le sue relazioni con la Comunità Europea. u Loizidou contro la Turchia, Corte Europea dei Diritti dell’Uomo, 18 dicembre 1996 e 28 luglio 1998 La Corte Europea dei Diritti dell'Uomo ha stabilito che la ricorrente, Titina Loizidou, cittadina della Repubblica di Cipro, rimaneva la legittima proprietaria della sua proprietà che si trovava nelle zone occupate dall'esercito turco. La Corte ha emesso tre sentenze: sulle obiezioni preliminari (23 marzo 1995), sul merito del caso (18 dicembre 1996) e sull’“equo indennizzo” (28 luglio 1998). In una decisione che ha segnato un precedente, la Corte ha ritenuto la Turchia forza di occupazione responsabile per le politiche e per le attività delle“autorità”nelle regioni occupate. Le“autorità”turco- cipriote sono da considerare“un’amministrazione locale sottoposta” alla Turchia.” La Turchia è stata ritenuta colpevole di violazione dell’articolo 1 del Protocollo 1 della Convenzione a causa del suo reiterato rifiuto di permettere alla ricorrente di avere accesso alle sue proprietà e a causa del loro supposto esproprio senza indennizzo. Il 28 luglio 1998 la Corte ha ordinato alla Turchia di indennizzare la signora Loizidou. Il rifiuto della Turchia di conformarsi alla sentenza ha provocato l’adozione di risoluzioni da parte del Consiglio dei Ministri del Consiglio d’Europa. Queste risoluzioni hanno deplorato il rifiuto della Turchia di conformarsi, hanno rammentato alla Turchia che aveva già accettato la Convenzione e il carattere vincolante della giurisdizione della Corte ed ha rivolto un appello al Consiglio ad adottare le misure appropriate per imporre il rispetto della sentenza. Con il peso che queste sentenze esercitavano sulla sua candidatura per l’adesione all’UE e di fronte all’eventualità di subire sanzioni, nel dicembre 2003 la Turchia ha versato a Titina Loizidou 641 mila lire La Questione di Cipro| Una breve introduzione 44

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