La Questione di Cipro| Una breve introduzione 42 L’incremento dell’attività economica attraverso la linea del cessate il fuoco dal 2003 ha costituito un elemento importante nell’aumento del reddito pro capite dei turco-ciprioti che si è più che raddoppiati negli ultimi anni. Inoltre, fino a novembre 2011, oltre 101.000 turco-ciprioti hanno ottenuto dei certificati di nascita della Repubblica di Cipro; oltre 93.000 hanno ottenuto delle carte d'identità e oltre 63.000 hanno ottenuto dei passaporti. Per favorire la riunificazione e la riconciliazione, il governo, nonostante gli ostacoli posti dalla parte turca, ha perseguito con coerenza politiche volte a migliorare la situazione economica dei turco-ciprioti. È con questo spirito che ha acconsentito al regolamento dell'UE sull'assistenza finanziaria di due cento nove milioni di euro a favore della comunità turco-cipriota. Per facilitare l'assegnazione degli aiuti ai turco-ciprioti, nel marzo 2008 il governo ha ritirato il ricorso alla Corte di Giustizia delle Comunità europee per l'annullamento delle offerte sottoposte in relazione alle disposizioni del regolamento UE, giacché la Commissione Europea aveva prima modificato il relativo testo che poteva dare addito a equivoci. Nel luglio 2004, il governo ha inoltre proposto ulteriori misure, tra cui l’estensione della zona di sminamento nella terra di nessuno in collaborazione con l’ONU. Sebbene la parte turca non abbia ancora adempiuto a tutti i suoi obblighi al riguardo, il governo, nel tentativo di allentare le tensioni e di creare un clima politico più favorevole, ha provveduto unilateralmente allo sminamento della sua parte di campi minati nella terra di nessuno. Con la distruzione dell’ultima mina antiuomo il 10 luglio 2007, Cipro ha pienamente adempiuto i suoi impegni in base alla Convenzione di Ottawa. Inoltre, il governo ha offerto delle agevolazioni speciali ai turco-ciprioti che vogliono usare il porto di Larnaca per esportare i loro prodotti. Ha anche proposto l’apertura legale e l’uso sia da parte dei greco-ciprioti che dei turco-ciprioti del porto di Famagosta sotto la supervisione dell’UE, a condizione che sia restituita ai suoi legittimi residenti greco-ciprioti la zona recintata di Varosha, sotto il controllo del governo di Cipro. L’approccio più costruttivo del governo verso i turco-ciprioti, sia unilateralmente che attraverso l’UE, ha come obiettivo vogliono la cooperazione e la fiducia tra le due comunità. Il governo continuerà di promuovere la riconciliazione e la riunificazione in modo tangibile, favorendo così una soluzione complessiva e duratura della questione di Cipro.
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