un'attuazione piena e non discriminatoria del protocollo supplementare all'accordo di associazione e non ha rimosso tutti gli ostacoli alla libera circolazione delle merci, comprese le restrizioni ai collegamenti diretti con la Repubblica di Cipro.” Conclusione Dopo aver aderito con successo all'UE, la popolazione di Cipro desidera ancora la riunificazione del proprio Paese. Il governo di Cipro è fortemente deciso a continuare la ricerca di una soluzione complessiva e funzionale all'interno dei parametri delle risoluzioni delle Nazioni Unite e del nuovo contesto politico creato dall'adesione di Cipro all'UE, al fine di tutelare i diritti di tutti i ciprioti. In questo modo, tutti i ciprioti potranno godere appieno dei benefici e dei vantaggi dell'adesione all'UE e realizzare la riunificazione del loro Paese dopo quasi cinque decenni di divisione territoriale. Le iniziative del Presidente Papadopoulos per riattivare il processo di pace all'indomani del fallimento del Piano Annan hanno portato all'Accordo dell'8 luglio 2006 tra le due comunità. Purtroppo, l'applicazione dell'Accordo è stata compromessa dalla parte turca. Le nuove iniziative del Presidente Christofias hanno sbloccato la situazione, hanno fatto avanzare il processo e hanno portato all'avvio dei negoziati a pieno titolo tra le due comunità nel settembre 2008, finalizzati a una soluzione complessiva. Dopo il cambio di leadership della comunità turco-cipriota si sono svolti molti incontri improduttivi tra i leader delle due comunità. Il Presidente Anastasiades ha rilanciato i negoziati, che hanno portato alla Conferenza di Crans Montana nel giugno 2017. La Conferenza si è arenata a causa dell'insistenza della Turchia sulla presenza permanente di truppe militari a Cipro e sul mantenimento dei suoi diritti di invasione. Nel 2021 il Presidente Anastasiades ha partecipato a un incontro non ufficiale a Ginevra, dove il rifiuto della Turchia di riaffermare il proprio impegno nei confronti della base concordata di una federazione bi-comunitaria con eguaglianza politica, come previsto dalle risoluzioni dell'ONU, l'insistenza sull'eguaglianza di status dei "due Stati" come precondizione per la ripresa dei negoziati e il rifiuto della proposta del Segretario Generale di nominare un inviato Speciale, hanno portato a una situazione di stallo. La Questione di Cipro| Una breve introduzione 30
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