Per dare un nuovo impulso al processo di pace, il presidente Tassos Papadopoulos ha avuto uno scambio di pareri con il Segretario Generale a New York il 16 settembre 2005 riguardanti la preparazione di una nuova iniziativa diplomatica dell’ONU per Cipro. Il Segretario Generale si è incontrato anche con il leader turco-cipriota Mehmet Ali Talat il 31 ottobre. Nel suo rapporto verso il Consiglio di Sicurezza, il 20 novembre 2005, il Segretario Generale ha rilevato che sia i due leader sia altri paesi lo hanno incoraggiato a considerare l’eventualità di intraprendere nuovi negoziati nell’ambito della sua missione di buoni uffici. In seguito, il 28 febbraio 2006 il Presidente Papadopoulos si è incontrato con il Segretario Generale a Parigi, al fine di avere uno sguardo d’insieme sulla situazione a Cipro ed esaminare le modalità per portare avanti il processo verso la riunificazione dell’isola. Hanno inoltre concordato che il riavvio del processo negoziale nell’ambito della missione di buoni uffici del Segretario Generale deve avvenire a tempo opportuno e basarsi su un’accurata preparazione del terreno. L'Accordo dell'8 luglio 2006 Questi sviluppi hanno dato nuovo impulso alla ripresa del processo di pace a Cipro. Il 3 luglio il Presidente Papadopoulos e il leader turco-cipriota Talat si sono incontrati in margine a una riunione del Comitato per le persone disperse, alla presenza del Rappresentante Speciale del Segretario Generale dell’ONU a Cipro. Inoltre il Segretario Generale dell’ONU per le questioni politiche Ibrahim Gambari ha visitato la Grecia, la Turchia e Cipro nel periodo dal 3 al 9 luglio. Dopo il suo incontro congiunto con il Presidente Papadopoulos e il Signor Talat l’8 luglio, il Segretario Generale ha presentato il seguente “Insieme di Principi” concordati tra le due parti: 1. L’impegno alla riunificazione di Cipro in conformità a una federazione bizonale e bicomunitaria con eguaglianza politica come essa viene definita nelle relative risoluzioni del Consiglio di Sicurezza. 2. Il riconoscimento del fatto che lo status quo è intollerabile e la sua perpetuazione avrebbe effetti negativi per i greco-ciprioti e i turco-ciprioti. 3. L’impegno di sostenere che una soluzione complessiva è auspicabile e possibile ebbene non dovrebbe essere ulteriormente ritardata. 4. L’accordo perché si attivi immediatamente il processo che includerà dei negoziati tra le due comunità su argomenti riguardanti la vita quotidiana del popolo e parallelamente quelli relativi a delle questioni sostanziali. Ambedue gli argomenti contribuiranno alla soluzione complessiva. La Questione di Cipro| Una breve introduzione 23
RkJQdWJsaXNoZXIy MzU4MTg0