uI costi economici dell'insediamento proposto - convergenza, ricostruzione, compensazione delle proprietà, risarcimento dei profughi, politica monetaria - sarebbero in gran parte a carico dei greco-ciprioti. (La Turchia, la cui aggressione militare ha diviso l'isola, è stata assolta da qualsiasi responsabilità finanziaria per le sue operazioni a Cipro) uLe questioni di sicurezza che comportano la graduale riduzione e il mantenimento della presenza di truppe turche con dei diritti di intervento ampliati anche dopo l'adesione della Turchia all'UE. (Cipro "Unita" è stata esclusa dalla politica di difesa comune europea e sarebbe stata totalmente smilitarizzata. Le garanzie proposte dalla Turchia violano l'obbligo di non intervento negli affari interni degli Stati e il rispetto dell'integrità territoriale di tutti gli Stati uLe questioni di definizione della cittadinanza e il fatto che quasi tutti i coloni provenienti dalla Turchia sarebbero rimasti a Cipro uLa violazione dei diritti di proprietà che sono diritti essenziali in conformità alla Convenzione Europea e ribaltamento di importanti precedenti della Corte Europea uL’espansione dei diritti della Gran Bretagna nelle aree di base sovrane e nelle acque territoriali della Repubblica uLa cancellazione della ratifica da parte della Repubblica di Cipro del Trattato di Montreux del 1936 (Cipro è una grande potenza marittima). Il piano concedeva inoltre alla Turchia quasi un diritto di veto sulla piattaforma continentale di Cipro) uLa violazione della Convenzione Europea, in quanto nega ai ciprioti il diritto di acquistare proprietà e vivere ovunque, come possono fare gli altri cittadini dell'UE, senza quote restrittive basate sull'etnia e la religione. Alla fine, il Piano è stato respinto perché giudicato dalla grande maggioranza dei ciprioti non è il migliore per l'interesse comune dei greco-ciprioti e dei turco-ciprioti. Come ha dichiarato all'epoca il Presidente Papadopoulos, "mentre tutte le richieste della Turchia sono state adottate nel piano finale l'ultimo giorno, le preoccupazioni fondamentali della parte greco-cipriota sono state ignorate. Tutti i partecipanti ai colloqui erano ansiosi di portare la Turchia a bordo e di assicurare un "sì" da parte della comunità turco-cipriota, ignorando il fatto che anche la comunità greco-cipriota, molto più numerosa, doveva essere convinta di votare "sì" al Piano. Pertanto, questo processo non ha riuscito a rispondere alle preoccupazioni, ai bisogni e agli interessi legittimi di entrambe le parti.” L'esito negativo del referendum ha reso il Piano Annan nullo. La Questione di Cipro| Una breve introduzione 19
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