Tenendo conto delle reazioni delle due parti, il piano è stato rivisto il 10 dicembre 2002 (Annan II) e il 26 febbraio 2003 (Annan III). Il Segretario Generale si è incontrato con i leader delle due comunità all’Aia il 10 e l’11 maggio 2003 per verificare la loro disponibilità a sottoporre la sua proposta (Annan III) a due referendum separati, uno per ogni comunità, da effettuarsi simultaneamente. Il Presidente appena eletto Tassos Papadopoulos si è dichiarato d’accordo a sottoporre all’attenzione del popolo cipriota un progetto completo di sistemazione legale e una politica dell’intera questione; la Grecia e la Turchia avevano raggiunto un accordo su fondamentali questioni di sicurezza; e vi era tempo sufficiente per dibattere e informare l’opinione pubblica sul piano prima dello svolgimento del referendum. La parte turca ha respinto la proposta del Segretario Generale. Nel periodo gennaio-febbraio 2003 ci furono nei territori occupati delle grandi manifestazioni contro il leader turco-cipriota Rauf Denktash e contro il costante sostegno che Ankara forniva con la sua politica. Il 16 aprile 2003, come previsto, la Repubblica di Cipro ha sottoscritto il Trattato di Adesione all’UE. Il 23 aprile 2003, in seguito al crescente malcontento dell'opinione pubblica turco-cipriota per la situazione nella Cipro occupata, la Turchia e il leader turco-cipriota sono stati costretti a revocare parzialmente le restrizioni imposte dal 1974 lungo la linea di cessate il fuoco dell'ONU sulla circolazione dei greco-ciprioti e turco-ciprioti. Da allora, migliaia di ciprioti hanno attraversato regolarmente la linea di cessate il fuoco. Inoltre, migliaia di turco-ciprioti attraversano quotidianamente la linea per lavorare nelle regioni libere, per richiedere passaporti e altri documenti rilasciati dal governo di Cipro e per ricevere assistenza medica gratuita. Questi spostamenti pacifici hanno crollato il mito coltivato per anni dalla propaganda turca secondo cui le due comunità non possono vivere insieme. È ovvio, comunque, che questo tipo di provvedimenti non possano sostituire la soluzione complessiva della questione. Il governo degli Stati Uniti cercava di ottenere un vantaggio dalla disponibilità della parte grecocipriota a partecipare a nuovi negoziati. Sulla base del consenso emerso negli incontri con il premier turco Recep Tayyip Erdogan a Washington, nel gennaio 2004, il governo degli Stati Uniti ha convinto il Segretario Generale Kofi Annan a chiedere la ripresa dei negoziati a New York. Il 13 febbraio 2004 le due parti hanno concordato di iniziare dei negoziati in buona fede a Nicosia per apportare delle modifiche all’interno dell’impostazione del piano Annan III. Nel caso in cui si continuasse a non trovare alcuna soluzione, anche dopo il coinvolgimento della Grecia e della Turchia, Kofi Annan avrebbe definito un suo testo da sottoporre in seguito al giudizio di due referendum tra le due comunità dell’isola, da tenersi separatamente e simultaneamente. La Questione di Cipro| Una breve introduzione 16
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